mercoledì 31 ottobre 2012

Vasi da notte e vasi da monta

Questo è un vaso da notte. Adesso potete pure scordarlo, perché la sua funzione inizia e finisce nell'immagine appena vista come mero pretesto per il titolo. E veniamo all'oggetto che ci interessa davvero: il vaso da monta.

Molti sono convinti che il design sia un'inutile facezia per ricconi sfaccendati che cercano oggetti orridi in cui sperperare fior di stipendi d'operai. Potrei cercare di far cambiare idea a chi la pensasse così, però non sono un designer e quindi, fondamentalmente, portasega. Dobbiamo però riconoscere che i designers ci regalano alcune perle di geniale usabilità, come il 'si hoy no tengo flores'.

Questo simpatico trabiccolo si presenta come un comunissimo vaso di forma fallica, per celare abilmente e nella più insospettabile delle maniere un secondo utilizzo.


Soprattutto se lo sistemerete in salotto con la stessa presentazione che ci propone lo studio, cioè accanto a una sfilza di variopinti preservativi, nessuno infatti capirà mai che il freudiano contenitore di fiori può anche svolgere funzioni ludico penetrative. In realtà con la base d'appoggio che si ritrova mi chiedo come faccia a stare ritto se vi si mette dentro un fiore sbilenco come quello della foto, ma mi faccio i cazzi miei e apprezzo l'idea.

Leggiamo adesso la presentazione di quei geniacci del CompeixalaIgua Design Studio:
“…if I have flowers today, I’ll have a date and I might have a great night; but if I don’t have flowers (si hoy no tengo flores…) I’ll always have the dildo to guarantee myself the great night!”
This double function piece comes suggested by all those hospital stories, where patients used as a dildo objects never conceived for this particular use.

Per i meno ferrati in inglese fornirò una libera traduzione:
"...[puntini di sospensione] se oggi ho dei fiori, avrò un appuntamento e potrei avere una gran notte; ma se non mi si incula nessuno non ho fiori (da qua il nome del masturbatorio gingillo) avrò sempre di che incularmi da sola! il dildo per garantirmi la gran nottata!"
Quest'oggetto doppiofunzionale è suggerito da tutte le storie d'ospedale, dove i pazienti usano come dildo oggetti mai studiati per questo particolare uso.

A parte disintegrarci tutta la poesia evocata dalla prima parte con un immaginario di tizi a cui si rompono lampadine nel culo, ci propongono un'idea niente male. Risolviamo il problema alla radice: visto che alcuni individui si ostinano a ficcarsi dentro di tutto, iniziamo a progettare ogni oggetto domestico adattandolo a penetrativa azione. Personalmente sottoscriverei all'istante perché tale requisito diventi direttiva europea, se servissero firme per una mozione fatemi sapere.


Badate come si amalgama coi suoi innocenti compagni sembrano dirci con questa foto, anche se per un attimo ho sperato fosse la preview di tutto il catalogo. Ce ne sarebbe stato di che divertirsi.
Purtroppo non pare che l'oggetto sia disponibile all'acquisto, probabilmente perché il mondo non è ancora pronto. Ed è un gran peccato, l'idea di sfoggiare davanti a parenti e familiari l'insospettabile oggettino che giusto ieri sera ha invaso analmente la loro bella consanguinea è un'idea stuzzicante. Dovrò continuare a soddisfarla in altri modi.

Evitando le lampadine.

Au revoir

1 commenti:

Ennio Spione ha detto...

Non spiccano proprio per nulla nell'ultima immagine, sicuramente si potrebbero far passare per vasi veri alla nonna mezza cieca che viene a far visita! Se solo non avesse l'equilibrio di una matita messa in verticale... però ho un'idea su come modificarlo. Non la scrivo qui perché sennò me la rubano!

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